Che cos’è la Zes Unica?
In Italia, la ZES Unica (Zona Economica Speciale Unica) è entrata in vigore il 1° gennaio 2024 come misura strategica di natura giuridica e amministrativa, finalizzata a stimolare lo sviluppo economico nel Mezzogiorno del Paese. Tale nuova disciplina ha unificato, sotto una gestione centrale, le precedenti otto zone economiche speciali regionali, con l’obiettivo di incrementare in modo significativo la capacità dell’area di attrarre investimenti nazionali e internazionali.
Che cos’è il Credito D’ımposta ZES UNICA?
Fondamento giuridico e struttura amministrativa
Il quadro giuridico della ZES Unica è disciplinato principalmente dal Decreto-Legge n. 124 del 2023 e dalle successive modifiche legislative in materia. Tale normativa ha istituito la Struttura di Missione ZES, un’unità amministrativa centrale operante presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, responsabile del coordinamento dell’intera zona, della gestione degli incentivi e del monitoraggio degli investimenti.
Perché è importante il Credito D’ımposta ZES UNICA?
Questa nuova struttura elimina i complessi e frammentati procedimenti precedentemente gestiti a livello regionale, offrendo agli investitori un unico interlocutore e una procedura di domanda standardizzata. Ciò rappresenta un vantaggio rilevante soprattutto per gli investitori esteri.
Quali sono i vantaggi del Credito D’ımposta ZES UNICA?
Principali incentivi e vantaggi
Il nucleo della ZES Unica è costituito da un pacchetto di incentivi ampio e diversificato, volto ad orientare gli investitori verso l’area, in funzione della natura dell’investimento.
Credito d’imposta: L’incentivo principale della ZES Unica è costituito dal credito d’imposta concesso alle imprese che realizzano nuovi stabilimenti industriali, ampliano quelli esistenti o modernizzano le linee di produzione. Il credito è calcolato in percentuale sulle spese ammissibili di investimento ed è compensato con le imposte dovute allo Stato. L’aliquota, determinata nel rispetto delle norme europee sugli aiuti di Stato, varia in base alla dimensione dell’impresa e al potenziale di creazione di occupazione. Le percentuali sono: piccole imprese dal 35% al 70%, medie imprese dal 25% al 60%, grandi imprese dal 15% al 50%.
Il credito d’imposta è cumulabile con altri aiuti di Stato per il medesimo investimento, purché non si superi l’intensità massima di aiuto prevista dalla normativa UE. In caso di cessione anticipata dei beni agevolati, cessazione dell’attività o utilizzo non conforme, l’agevolazione viene revocata.
Procedure amministrative semplificate: La ZES Unica è gestita dalla Struttura di Missione ZES presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Una delle principali innovazioni è l’“Autorizzazione Unica”, che consente di ottenere, con un’unica domanda e tramite un ufficio centrale, tutte le autorizzazioni necessarie (ambientali, edilizie, di sicurezza, ecc.) per un progetto di investimento. Ciò riduce sensibilmente i tempi burocratici, offrendo un processo più rapido e prevedibile per gli investitori.
Vantaggi doganali e logistici: Poiché le ZES comprendono spesso aree strategiche quali porti e hub logistici, la ZES Unica può offrire benefici come il differimento dei dazi doganali e dell’IVA, procedure digitali accelerate, priorità nelle operazioni portuali e agevolazioni di stoccaggio. Sono previsti depositi doganali senza dazio per il commercio intra ed extra UE, riduzioni dei costi logistici e sostegno al trasporto combinato. La vicinanza ai porti di Trieste, Napoli e Gioia Tauro accelera le catene di approvvigionamento e riduce i costi, aspetto particolarmente rilevante per le imprese impegnate nel commercio internazionale.
Allo stesso tempo, nell’ambito degli incentivi all’assunzione della ZES Unica, i datori di lavoro possono beneficiare di importanti esenzioni contributive quando assumono candidati che soddisfano determinati requisiti. Tra questi: il Bonus ZES Unica, che sostiene le piccole imprese nell’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori di 35 anni o più, disoccupati di lunga durata; il Bonus Giovani, per incentivare l’occupazione di giovani sotto i 35 anni senza precedenti contratti a tempo indeterminato; e il Bonus Donne, per favorire l’assunzione di donne disoccupate di lunga durata, in condizioni svantaggiate o occupate in specifici settori o aree. Questi strumenti mirano ad aumentare l’occupazione e a promuovere pari opportunità nella regione.
Dal 2025
Progetti di investimento inferiori a €200.000 non possono beneficiare del sostegno. Tra gli investimenti ammissibili rientrano l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature, l’acquisizione di terreni, la costruzione o l’ampliamento di stabilimenti produttivi. Tali acquisizioni possono avvenire tramite acquisto diretto o leasing finanziario. L’investimento deve essere localizzato all’interno della ZES Unica e mantenere l’attività per almeno cinque anni dal completamento.
Come si presenta la domanda per il Credito D’ımposta ZES UNICA?
Procedura di domanda e attuazione
La procedura di domanda si articola in due fasi. Nella prima fase, l’importo dell’investimento è comunicato all’Agenzia delle Entrate entro le date stabilite. Nella seconda fase, a completamento dell’investimento, è presentata un’ulteriore comunicazione corredata dalla relazione di un revisore indipendente. Le domande sono valutate nei limiti del budget annuale. Se la domanda supera le risorse disponibili, possono essere applicate restrizioni o riduzioni delle aliquote.
Gli investitori devono presentare un dossier alla gestione centrale tramite lo Sportello Unico, contenente dettagli sulla natura dell’investimento, il budget, l’occupazione prevista e le attività pianificate. Una volta approvata, l’impresa è tenuta a realizzare il progetto nei tempi stabiliti. L’amministrazione ZES verifica periodicamente la conformità legale e il rispetto degli impegni assunti.
Le domande per il 2026 dovrebbero essere aperte nel quarto trimestre del 2025 o nei primi mesi del 2026, a seguito della pubblicazione delle istruzioni attuative nella Gazzetta Ufficiale.